Sono sempre gli stessi a pensare che politicamente non siamo in grado di spostare equilibri e preferenze, ma siamo solo buoni per essere "spennati" con affitti esorbitanti o trattati come un esercito di ignari consumatori di questa città. Ebbene, noi crediamo fortemente il contrario sostenendo la necessità, in questo periodo di forte crisi non solo economica ma soprattutto sociale e culturale, di un emergere dal basso di desideri collettivi: un risveglio delle possibilità di creazione autonome, nuova socialità, produzione indipendente di cultura e saperi in grado di contrastare forme di razzismo, sessismo e xenofobia. Da questi punti di partenza e da una piega dell'onda nasce l'esperienza di Bartleby. Bartleby ha saputo ridisegnare le geografie della città. Il corpo dello scrivano, frutto dell'immaginazione di Melville, è comparso in diversi punti di Bologna. Lo ha fatto accampandosi in rettorato per diverse serate, lo sta facendo oggi a palazzo d'Accursio. Lo ha fatto ponendo domande concrete ai candidati rettore di questa università e ricevendo anche delle risposte pronte al dialogo. Ebbene, a questo punto pensiamo che anche altrri debbano prendere parola e dire chiaramente da che parte stanno. Proprio l'esperienza di Bartleby ha rimesso in discussione il rapporto tra università e metropoli, tra chi governerà per i prossimi anni questa università e questa città. Da questo punto di forza ci sembra importante che anche i candidati sindaco si esprimano sull'esistenza di Bartleby e sulle tematiche che in questi mesi è riuscito a riportare sulla scena pubblica.
In questa direzione anche l'incontro avuto oggi con l'assessore comunale alla Cultura Guglielmi, che facendo autocritica sullo sviluppo dei rapporti tra Università e Comune in questi anni di amministrazione Cofferati, plaude al progetto Bartleby, riconoscendo l'importanza dell'esperienza della nostra soggettività politica all'interno della città e della necessità di assegnazione di spazi agli studenti.
Dal cortile liberato di Palazzo D'Accursio, in conferenza stampa, Bartleby lancia le sue prossime tappe di lotta:
- la giornata di Giovedì 7 maggio, in cui si terrà un'assemblea pubblica per Bartleby all'università (ore 18:30, via zamboni 38) e a seguire "Reclaim the Street" in via Zamboni;
- PREFERIREI BARTLEBY PARADE, il grande corteo per Bartleby di mercoledì 13 Maggio, che partirà da Piazza Verdi alle ore 18.
La parola torna alle pratiche dirette: "Un grande corteo e una nuova casa per Bartleby".
Riaprire Bartleby, quindi, e costruire grande corteo cittadino.
Bartlbeby - Spazio Occupato
Vedi anche:
- rassegna stampa uniriot.org - Bartleby invade il comune
- Bologna - Notte bianca verso il G8 sull'università
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