"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

sabato 19 settembre 2009

inchiesta sulla questione abitativa tra gli universitar*


Il collettivo universitario BlacK SheeP riparte, continuando ad essere protagonista anche quest’anno delle lotte all’interno della nostra università, per la difesa dei saperi ma non solo.

Si riparte con la somministrazione di un questionario legato alla situazione attuale degli studenti in affitto. La situazione locale legata agli affitti universitari sta diventando di anno in anno sempre più grave. Affitti alle stelle, posti letto anziché case, molto spesso prive anche dei più minimi requisiti di sicurezza e abitabilità e contratti nel 90% dei casi in nero, senza quindi la possibilità di detrazione.

Quello che emerge dal questionario, realizzato da C.RE.W in Onda e reale esempio di condivisione dei materiali e degli strumenti di indagine e non solo, è sicuramente l’incapacità da parte della nostra università di offrire un reale servizio ai suoi iscritti, soprattutto riguardo la questione degli alloggi. Non uno studentato in città, per un polo, quello di Rimini che vede circa 6000 iscritti. Le uniche possibilità di alloggio, diverse dall’affitto sono rappresentate da collegi, maschili e femminili, legati neanche a dirlo a soggetti come la Diapason, uno dei tanti tentacoli della piovra CL.

Questi 3 giorni in università hanno evidenziato notevoli disagi soprattutto per i nuovi iscritti che molto spesso giungono anche da lontano e che per questo si trovano a doversi sistemare provvisoriamente in alberghi prima di trovare, sempre più difficilmente, una sistemazione un po’ più stabile. Affitti sempre più rari e, dato alquanto pesante, sempre più escludenti: capita, infatti, non di rado di imbattersi in annunci che non prevedono l’affitto per i ragazzi, piuttosto che i migranti o ragazz* del sud Italia.

Altra piaga della città è il rincaro degli affitti durante il periodo estivo. Nella maggior parte dei casi, infatti, la durata del non-contratto è di 10 mesi, con maggiorazioni anche di 100 – 200 euro durante i tre mesi estivi..quindi, caro studente-essa, se vuoi evitare di fare traslochi a giugno per poi all’inizio del nuovo anno accademico trovarti a cercare disperatamente un altro alloggio, i costi dell’affitto ti verranno maggiorati. Prendere o lasciare.

Contratti per la maggior parte poi in nero. Si parla tanto ultimamente sui quotidiani locali di evasione fiscale, problema che ad ogni inizio stagione si presenta con puntualità sulle testate giornalistiche locali e ogni anno viene associato ai venditori abusivi sulla spiaggia, confermando la figura di capro espiatorio che ricoprono. Pensiamo e suggeriamo invece che sia ora di aprire gli occhi e di andare a cercare la causa del problema nelle tasche e negli studi degli imprenditori e affittuari piuttosto che sull’arenile.

Il questionario mette in luce poi anche un altro problema, molto sentito tra gli iscritti al polo riminese: il costo troppo elevato della mobilità. Molti studenti pendolari hanno denunciato abbonamenti troppo costosi, soprattutto a fronte del servizio offerto spesso insufficiente (treni e autobus in perenne ritardo, coincidenze perse con tutto l’ulteriore disagio che ne consegue).

A fronte delle difficoltà e necessità che sono emerse in questi giorni parlando con le studentesse e gli studenti che hanno compilato il questionario e che hanno attraversato il piccolo spazio allestito nel piazzale della facoltà di Economia, riteniamo fondamentale aprire un discorso nuovo sulla questione dell’abitare che parta dalle esigenze delle soggettività che in primis abitano e fanno vivere questa città. Sentiamo il bisogno di costruire tutti e tutte insieme un percorso che oltre a farci trovare soluzioni comuni ai problemi emersi, ci consenta anche di far nascere spazi di socialità e non solo, dove poter mettere a valore le nostre competenze, i nostri bisogni e i nostri sogni.

Per questo motivo, Vi invitiamo tutt* LUNEDi’ 21 SETTEMBRE alle h. 16.30 presso il piazzale Alberti (Economia) ad un momento di confronto e di decisione.


Collettivo universitario BLACK SHEEP


Per info e contatti:

nerepecore@gmail.com

349 1472553

327 3675474




Qui e fianco il video di approfondimento sulla questione abitativa

martedì 8 settembre 2009

Inchiesta sulla situazione attuale degli studenti in affitto


Aiutaci a comprendere realmente le problematiche relative alla questione abitativa, cercheremo insieme non appena redatto il documento d' inchiesta, di risolvere questa piaga legata agli alloggi.



Clicca sull'immagine del questionario e guarda l'anteprima. Il questionario è disponibile inviando una email al nostro indirizzo






lunedì 7 settembre 2009

BENTORNATI


Ricomincia un nuovo anno e ricominciano le "lotte" per cercare di ritrovare una giusta direzione nel nostro percorso universitario. Più che mai quest' anno è importante essere tutti presenti! Le tasse universitarie aumentano, gli affitti sono sempre piu cari e rari da trovare, l' inflazione avanza e fare la spesa è diventato sempre più difficile, magari per un pezzo di pane in più si rinuncia a qualcos'altro. In tutto questo la nostra Università ci aiuta aumentando la retta universitaria e dimenticandosi dei problemi che stanno alla base di ogni studente fuorisede o di chi decide di andare a vivere da solo, fregandosene dei nostri problemi di affitto, della mensa e della riduzione o il blocco per un eventuale aumento delle tasse. Inoltre non esiste un associazione o un rappresentante degli studenti che si preoccupa di far presente il tutto, quindi l' Università non avendo ostacoli ed opinioni contrastanti ne approfitta!!In tutto questo però c'è la possibilità di vederci, incontrarci e discutere su come venirne fuori attraverso soluzioni comuni.. il Collettivo BLACK SHEEP ha già un anno di percorsi e di ragionamenti e invita tutti voi a prendere parte a questo percorso per capire e discutere insieme dei problemi nella nostra università. Molte battaglie nell'anno trascorso siamo riusciti a vincerle, da quest'anno però sarebbe bello riuscire ad allagare il gruppo!!

Contattateci, girate la voce, proviamo a vederci e cerchiamo di creare un incontro al più presto.

L'anno accademico sta per cominciare e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo a viso aperto!!

domenica 6 settembre 2009

Dall’Onda al Chiapas il sapere non ha confine

Percorsi di Autoformazione all’interno della Brigata Sanitaria

All’interno della Brigata Sanitaria che nel mese di agosto ha attraversato i territori ribelli zapatisti, noi studenti di medicina, insieme a una dottoressa, abbiamo svolto delle consulte in alcune cliniche del Sistema Sanitario Autonomo Zapatista e abbiamo potuto sperimentare percorsi di autoformazione con i Promotori di salute.

Abbiamo iniziato la nostra esperienza in Chiapas (la prima per molti di noi) visitando la comunità di Santa Rosa che ospita la clinica del Municipio Autonomo di Libertad de los Pueblos Mayas.

Fin da subito è emersa la difficoltà di trasmettere le nostre conoscenze “tradizionali”, di porle a servizio dei Promotori zapatisti, di farsi comprendere usando anche solo pochi tecnicismi o concetti secondo uno schema piramidale, per noi scontato mentre per loro tanto lontano. Ma al contempo si sono manifestate curiosità e velocità di apprendimento quando per spiegarci abbiamo usato esempi pratici e paragoni con la natura.

Un’esperienza di autoformazione reciproca e reale che ci ha ricordato ancora una volta che il sistema di apprendimento delle nostre università non è il migliore e non è certamente l’unico possibile.

Un accrescimento personale perché, dopo anni di studio a tavolino e tante volte molto dispersivo, siamo riusciti a focalizzarci su ciò che è veramente importante e necessario per svolgere al meglio il nostro futuro lavoro.

Un processo in divenire perché in Chiapas, così come in Italia, la formazione non può essere una semplice lista di concetti preconfezionati con cui preparare migliaia di donne e uomini ad un futuro di precarietà e sfruttamento.

Una sperimentazione che ha avuto la capacità di mettere in relazione le nostre esperienze, i nostri saperi e la nostra creatività con una lotta tanto diversa, eppure tanto simile a quella dell’Onda, perché in Italia come in Chiapas i saperi non possono essere rinchiusi né dentro i muri di un’università dell’UNAM né dietro ad un confine militarizzato.

Gli/le zapatist@ fin dalle origini della loro lotta rivendicano autonomia e autodeterminazione nel campo medico come in quello educativo. La nostra Presenz/Attiva ha voluto rivolgersi ad entrambe queste esperienze cercando di fare formazione pratica nel momento delle consulte, e teorica con i Promotori.

Di qui l’idea di espandere il progetto alla formazione in generale, senza legarci alla sola esperienza della salute, senz’altro tra le più interessanti della proposta zapatista.

Naturalmente dobbiamo cercare di porci con umiltà, non con l’intento di “insegnare”, ma di mettere in comune le nostre esperienze in modo che risultino il più utili possibili sia al progetto zapatista che alle nostre lotte all’interno dell’università. Torniamo da questa esperienza con una ricchezza aggiunta che vogliamo condividere con quanti sono solidali o semplicemente incuriositi dalla realtà zapatista, raccontando a partire dalle nostre università emiliane di Ferrara, Parma e Bologna che cos’è il sistema sanitario autonomo e la nostra esperienza di studenti di medicina.

Ci vediamo in autunno, un’altra volta un’altra onda!

Gli studenti e le studentesse della Brigata Sanitaria

da globalproject.info