"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

giovedì 23 settembre 2010

Rimini - Clandestino Day! Presentazione del documentario «Non rubateci il futuro» e aggiornamenti sulle mobilitazioni antirazziste



19 / 9 / 2010

Venerdì 24 sett. 2010 ore 21.00

Clandestino day!

@Casa della Pace Rimini via Tonini, 5


Presentazione del documentario «Non rubateci il futuro»* un film che racconta la «primavera» dell’Iqbal Masih di Roma

Un video di approfondimento per conoscere ma anche un manuale per agire in difesa del bene comune scuola pubblica, del futuro dei bambini a prescindere dalla nazionalità.

In questa scuola elementare e materna gli alunni sono 750 e il 12 per cento è «straniero», con il 5 per cento di rom. «La lingua non si impara – afferma la preside - nelle classi ponte. Si impara dentro la classe, in giardino, lavorando, dalla relazione verbale, dalle comunicazioni significative».

La presentazione sarà anche l'occasione per alcuni aggiornamenti sulla vicenda della “Sanatoria truffa” e sulle vertenzialità intorno al tema della soggettività migrante attivate nell'ultimo anno nel nostro territorio, in vista delle prossime mobilitazioni e scadenze nazionali che saranno lanciate nelle prossime settimane dal movimento antirazzista.

*un video di Margine Operativo e distribuito

da Carta in occasione del Clandestino Day

Promuovono l'iniziativa:

Riminesi globali contro il razzismo

Casa della Pace

Ass. Rumori sinistri

More info:

cittadini.globali.rimini@gmail.com

http://riminesiglobalicontroilrazzismo.blogspot.com/

Il dissenso non si arresta!


Bartleby sui fatti risalenti un anno fa al corteo contro la presenza del ministro dei respingimenti Maroni

21 / 9 / 2010

Questa mattina la Digos di Bologna ha notificato a diversi attivisti provvedimenti contro le libertà personali. Si tratta di 6 obblighi di firma giornalieri e un arresto domiciliare.

Tutto questo avviene ad un anno di distanza dal 28 settembre scorso quando in tanti e tante scendemmo in strada per gridare tutto il nostro sdegno contro la presenza in città del ministro leghista Roberto Maroni. Ministro invitato dall'Università di Bologna a partecipare ad un seminario sulla tessera del tifoso: il tutto con adeguato riconoscimento di crediti da parte dell'Alma Mater. Sinceramente cosa ci sia stato di istruttivo in quel seminario ancora ci sfugge!

Maroni per noi è semplicemente il ministro del “pacchetto sicurezza”, dei respingimenti in mare e dei campi di concentramento per migranti nel deserto libico. Lo stesso ministro facente parte di un partito, come la Lega nord, che da anni ormai fa dell'odio e della paura per il diverso la propria bandiera politica. Maroni era ed è un ospite assolutamente sgradito a Bologna.

Proprio per questo centinaia di studenti, attivisti dei centri sociali e delle associazioni antirazziste, singoli cittadini decisero di contestarne la presenza.

Come studenti di questa università più volte chiedemmo di poter entrare nella sala nella quale si svolgeva il seminario per prendere parola contro le politiche razziste e xenofobe portate avanti dal ministro e dal suo partito. Cercammo di entrare con dei canotti, proprio a simboleggiare la nostra vicinanza a quelle decine di migranti che ogni giorno rischiano la vita in mare, respingimenti e deportazioni solo per poter sperare in un futuro migliore. Ricevemmo in cambio cariche brutali e spropositate da parte della polizia, evidentemente particolarmente zelante nel difendere chi ogni mese versa loro lo stipendio!

Gli studenti universitari e Bologna tutta dimostrarono che il dissenso e l'indignazione si possono e si devono mettere in campo di fronte a una presenza di questo tipo. In tanti e tante provammo ad entrare in quella sala!

Oggi la notizia di queste misure restrittive giunge come un vero e proprio atto punitivo e persecutorio. Evidentemente alla Questura e alla Procura di questa città il dissenso crea fastidio! Noi non abbiamo paura e continueremo a scendere in piazza ogni volta che ce ne sarà bisogno. Perchè, piaccia o non piaccia, anche questa è democrazia! Anche “respingere” chi, come Maroni, deporta e mette a repentaglio la vita di centinaia di migranti.

Agli studenti e agli attivisti colpiti da questi spropositati provvedimenti penali va tutta la nostra solidarietà e vicinanza.

Non ci fermerete...

Bartleby_spazio autogestito