"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

lunedì 6 luglio 2009

ancora arresti a Padova e L'Aquila per il G8 Uiversity Summit

Operazione della Digos: giovane di Chiaiano fermato alla fiaccolata nel capoluogo abruzzeseEseguite 21 misure di custodia cautelare in diverse città per gli incidenti dello scorso maggio

da Repubblica

Torino, scontri G8 università - nuovi arresti a Padova e L'Aquila

ROMA - Nuovi arresti per gli incidenti avvenuti il 18 maggio scorso a Torino in occasione del G8 dell'Università. A Padova il leader del centro sociale Pedro, Max Gallob, è stato arrestato nella notte su ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari di Torino. Sempre in relazione agli scontri del maggio scorso è stato arrestato anche uno dei leader del centro sociale Insurgencia di Napoli, Egidio Giordano, fermato nei pressi del centro sociale dell'Aquila dove si trovava per partecipare alla fiaccolata organizzata tre mesi dopo il terremoto. Giordano era stato già coinvolto nelle violente contestazioni all'apertura della discarica cittadina nel quartiere di Chiaiano. L'operazione della Digos di Torino, in coordinamento con la Direzione centrale della polizia di prevenzione, ha eseguito 21 misure di custodia cautelare. In particolare, 12 persone sono state arrestate a Torino, altre a Padova, Bologna e Napoli. Nelle scorse settimane erano già state arrestate due persone: Domenico Sisi, parente del sindacalista Vincenzo Sisi processato a Milano con l'accusa di far parte di un'organizzazione terroristica, e Alessandro Arrigoni, dipendente della prefettura di Milano. Entrambi avevano poi avuto l'obbligo di dimora. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figura anche un esponente dell'ala universitaria della disobbedienza padovana, attualmente in Iran, suo paese di origine. Secondo quanto si è appreso, un altro attivista dell'area del centro sociale Pedro è stato sottoposto a perquisizione domiciliare nell'ambito della stessa operazione.

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