"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

sabato 21 novembre 2009

Roma 20 novembre: studenti e precari in assemblea: il rilancio dell'Onda


Nella giornata di ieri, alcuni studenti e studentesse del collettivo BlacK SheeP hanno partecipato all'assemblea nazionale presso La Sapienza, a Roma.

Una grande assemblea di precari e di studenti, provenienti da tutta Italia che, a partire dalle molteplici iniziative di lotta organizzate in questi mesi nei vari atenei e scuole, si è riunita per rilanciare un percorso ampio di mobilitazione che rimetta al centro la lotta contro il progetto di dismissione dell'università e che rivendichi un nuovo sistema di garanzie sociali all'altezza delle sfide della società della conoscenza.

Un'assemblea che ha ribadito quanto il miglioramento di università e scuole non possa passare attraverso un taglio dei fondi, quanto il concetto di merito debba necessariamente essere collegato ad un ragionamento più ampio sul reddito e sulla realizzazione di un nuovo welfare sociale per tutt*, quanto siamo ancora convinti che il DDL Gelmini debba essere immediatamente ritirato.

Anche nella nostra città è necessario riaprire il terreno delle lotte all'interno delle scuole e dell'università attraverso iniziative di mobilitazione che dovranno coinvolgere tutte le soggettività del mondo della formazione e non solo e che dovranno necessariamente crescere e rafforzarsi in questi mesi per arrivare con gambe ben solide alla prossima primavera, momento che vedrà la discussione del ddl al Senato.

Rilanciamo per questo motivo, nelle prossime settimane, un percorso di mobilitazioni all'interno di scuole e università che sarà caratterizzato da azioni di protesta in forme molteplici e di momenti di socialità attraverso i quali poter realizzare un fondocassa che ci consenta una partecipazione numerosa alla giornata dell'11 dicembre a Roma.

Noi la crisi non la paghiamo!

Leggi l'appello alla mobilitazione

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