"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

giovedì 28 maggio 2009

Bologna – La Libertà negata

Mercoledì 27 maggio, durante un volantinaggio in via del Pratello che ha visto protagonisti una cinquantina di attivisti e attiviste del centro sociale TPO e di Bartleby spazio occupato si è verificato un fatto gravissimo. 21 persone sono state portate in questura per il riconoscimento dopo un iniziativa comunicativa che ha visto diverse persone distribuire volantini e flyer che promuovevano l’iniziativa Io non ho paura di martedì 2 giugno in piazza San Francesco, e attaccare con il nastro adesivo il documento La paura è tristezza in tutta la via.
Passando accanto alla nuova sede della Lega in Via Pietralata, che era perlatro chiusa, alcuni attivisti hanno attaccato alla vetrina delle grandi fotografie scattate dai reporter di Repubblica durante i respingimenti in Libia, con slogan contro le politiche razziste che la Lega Nord sta portando avanti in sede di Governo, spargendo del letame fuori dalla sede e colorando con della vernice rossa la vetrina.

Al termine dell’azione i manifestanti hanno proseguito il volantinaggio continuando su via del Pratello, dove dopo pochi metri sono arrivate diverse pattuglie della polizia che li hanno seguiti a vista.
Al sopraggiungere della digos su piazza San Francesco i manifestanti hanno inziato a spostarsi prima verso via San Felice e poi, all’arrivo dei reparti mobili si sono diretti verso Via Sant’Isaia, dove sono stati circondati dalle forze dell’ordine e tradotti tutti in Questura per il riconoscimento.

Ci chiediamo se a Bologna è consentito ancora manifestare dissenso con una semplice iniziativa comunicativa, di pomeriggio lungo una delle vie che storicamente rappresenta socialità e presa di parola.
In tempo di campagna elettorale evidentemente la libertà di espressione è sospesa e non è possibile neanche prendere parola contro le politiche securitarie della paura e del razzismo.

Ultimi aggiornamenti
Rilasciati tutti gli attivist* con l’accusa di manifestazione non autorizzata e danneggiamento. Per domani alle ore 15.30 è stata convocata la conferenza stampa.

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