"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

sabato 6 febbraio 2010

Licei in mobilitazione dopo l'approvazione della riforma

Da globalproject.it infoaut.it
A Bologna gli studenti del liceo scientifico occupano la loro scuola contro la riforma Gelmini. L'occupazione durerà almeno fino a lunedì. Il coordinamento Precari invitata tutto il mondo della formazione a non collaborare alla riforma e parteciapre alle prossime iniziative di lotta. La ministra Gelmini l'ha definita "una riforma epocale", ma per precari e studenti di epocale c'è solo la quantità di tagli. Anche a Bologna, come in tutta Italia, si torna a far sentire la voce degli studenti medi: da questa mattina il Liceo Scientifico "Niccolò Copernico" è occupato.

La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo dopo l'approvazione, passata quasi in sordina, della riforma dei licei, è stato un picchetto informativo del Coordinamento Precari della Scuola, che si sono dati appuntamento davanti le porte del liceo nella prima mattinata. Il coordinamento ha volantinato di fronte alla scuola per "invitare i colleghi, il personale ATA e gli studenti a fermarsi un momento a riflettere su quanto sta accadendo."

Una ventina di professori sono rimasti fuori dai cancelli per cinque minuti dopo il suono della campanella per protestare contro la riforma e gli studenti hanno indetto un'assemblea d'istituto per parlare della situazione che stanno subendo. Ad assemblea finita la decisione era presa: si occupa! Gli studenti già dell'anno scorso denunciano la perdita, con la riforma, di importanti indirizzi sperimentali presenti nella scuola. Rimarranno, dicono, dentro l'edificio di via Garavaglia almeno fino a lunedì. Già in mattinata gli occupanti hanno dato vita ad assemblee autogestite per discutere le iniziative da portare avanti nei prossimi giorni, assemblee che si sono protratte anche nel pomeriggio e per domani sono previsti dei gruppi di informazione sulla riforma.

Questa sera un gruppo di musicisti darà vita a una jam session nell'ambito di una serata di socialità alternativa che ridìa agli studenti e alle studentesse la possibilità di riunirsi nella propria scuola oltre l'orario normalmente consentito e farla vivere dei propri contenuti e delle proprie proposte. Anche il Coordinamento Precari lancia altri appuntamenti, invitando professori e studenti a non collaborare alla riforma: la serata cittadina del 20 febbraio "Scuola libera tutti" che si terrà al Teatro Testoni dalle ore 15, lo sciopero nazionale della scuola del 12 marzo con manifestazione a Roma e soprattutto lo sciopero degli scrutini.


05.02.2010 Torino - Gelmini approvata? Studenti in sciopero!


500/600 studenti di diverse scuole si sono mossi oggi in corteo per le vie di Torino, in risposta all'approvazione della Riforma Gelmini del consiglio dei ministri avvenuta ieri. La protesta, praticamente spontanea (sono bastati alcuni sms fatti girare ieri in serata) è partita dai licei Gioberti e Gobetti, estendendosi però velocemente ad altre scuole.

Dato significativo, verificato già da altre precedenti iniziative dell'autunno, il corteo che ne è scaturito non ha coinvolto solo licei del centro ma anche diversi licei e istituti tecnici della periferia e della cintura, rompendo la linea classista che vedeva negli ultimi anni una capacità di mobilitazione ridotta alle scuole del centro città. Segno che gli studenti medi hanno ben chiara la natura e le finalità di questa riforma. La manifestazione spontanea e selvaggia, ha prima bloccato via Po e altre via del centro; ha poi toccato alcuni sedi istituzionali (Provincia), per poi chiudersi con un'assemblea a Palazzo Nuovo, dove è stata sancita la costruzione di una mobilitazione cittadina per il prossimo 19 febbraio.

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