"I temi e le proposte politiche avanzate sono frutto di una scelta, di un tentativo di pensare la congiuntura singolare da un punto di vista di parte, appunto, situato. E la parte è quella di un lavoro sempre più socializzato e cooperativo, cognitivo e nello stesso tempo precario, che vuole imporre la libertà di produrre contro la sfruttamento, la vita e le istituzioni comuni contro le recinzioni e la rappresentanza.
(Prologo "La lunghezza dell'onda" F. Raparelli)

lunedì 6 aprile 2009

TERREMOTO SCONVOLGE L'ABRUZZO: QUASI 100 MORTI, EMERGENZA SFOLLATI

Proseguono le ricerche tra le macerie a l'Aquila e negli altri centri abruzzesi colpiti dal sisma di questa notte; Finora sono 92 le vittime accertate (24 a Olla, dove secondo testimoni testimoni nelle vie principali non c'e' piu' un edificio in piedi) e 1500 le persone ferite nei crolli. Il numero degli sfollati nel frattempo dovrebbe aver superato quota 70 mila. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i sismografi avrebbero registrato la scorsa notte un'intensita' pari a 5,8 della scala Richter, con un'energia scatenata pari a 6,2.

VITTIME - Dopo quello di un impiegato dell'Azienda per il diritto allo studio universitario, a l'Aquila, i soccorritori hanno recuperato dalle macerie della Casa dello Studente il cadavere di un giovane. Tra le vittime, ha spiegato a l'Aquila nel corso di una conferenza stampa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, figura anche una studentessa proveniente dalla Repubblica Ceca.

SI SCAVA TRA I PIANTI
C'e' chi chiede il silenzio improvviso - in ansia - per dare segnale ai soccorritori: si cerca di carpire, di ''scavare con le orecchie'', tra quei blocchi di cemento e mattoni che potrebbero nascondere qualche vita in cerca di uno spiraglio di uscita. Ma e' il pianto di qualche familiare che rida' il segnale al rumore delle macchine escavatrici, alle braccia instancabili di tutti quelli che tra queste macerie sudano e imprecano per strappare alla morte qualche altro abitante sorpreso nel sonno da questa immane tragedia.

Si continua a scavare all'Aquila in almeno cinque punti critici della citta' dove intere palazzine sono venute giu' come castelli di sabbia imprigionando tutto e tutti. Soprattutto gli universitari, i cui parenti adesso assistono chi in lacrime, chi con lo sguardo fisso, chi inebetito, al lavoro dei soccorritori. Si cerca perfino nello squillo dei cellulari, come traccia o segnale che avvicini i soccorritori ai corpi.

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